“Sicuramente giornate come queste sono molto significative – afferma Maddalena Rotolo volontaria dell’associazione LeAli – però occorre sempre andare oltre per capire come aiutare i senza dimora a uscire dalla strada.

Molti di loro hanno dei problemi di dipendenza da gioco, alcol e droghe. Questi problemi in molti casi sono nati dopo la perdita di un lavoro, una separazione familiare, una depressione, la perdita di affetti o altri eventi traumatici.

La cosa importante è anche quella di fare crescere queste occasioni per creare delle relazioni di fiducia che li aiutino psicologicamente a vincere la solitudine e soprattutto a cercare di reagire alla condizione in cui si trovano.

Certamente, è il primo passo che poi ci spinge ad aiutarli attraverso un capillare lavoro di rete che coinvolge a vario livello associazioni e istituzioni (servizi sociali e Asp).

Tra le principali priorità oggi occorre incentivare ancora di più l’impegno di rete e le attività dei centri per l’impiego perché tra le prime sofferenze c’è la mancanza del lavoro.

Soltanto appena raggiungono una stato di maggiore serenità si possono poi aiutare anche ad uscire dalle forme di dipendenza che molti di loro hanno”.

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